È ufficialmente l’anno della Calabria per Monsu Barachin.
Dopo una vacanza a giugno tra Reggio, Vibo, Crotone e Catanzaro, la scorsa settimana ho ritrovato quei sapori intensi e quella generosità tutta del Sud a due passi da casa, nel cuore più quieto di San Salvario. Qui, tra i palazzi residenziali e a due passi da corso Marconi, ha preso vita Broccia – Cucina Popolare, aperta a maggio: un piccolo ponte gastronomico tra Calabria e Piemonte.

Il nome, “broccia”, in dialetto reggino significa forchetta — e racconta già molto dello spirito del locale: una cucina sincera, da condividere, da affondare nel piatto con gusto.
L’atmosfera è quella di una moderna osteria di quartiere, calda e familiare, dove le tovaglie a quadretti, le sedie in legno e i piatti decorativi alle pareti fanno sentire subito a casa.

Tra i piatti che più ho amato: l’insalata di stocco, autentico omaggio alla tradizione calabrese, la fileja alla Broccia con salsa di pomodoro, olive, pane condito e caciocavallo, ricca e profumata e la frisella con pomodori freschi e alici arraganate, che sa di mare e di sole. Accanto a questi, trovano spazio anche i classici sabaudi — vitello tonnato, carne cruda, tajarin al ragù — a testimoniare un dialogo tra Nord e Sud costruito con rispetto e gusto.

La cura per la materia prima è palpabile: dal Cirò DOC Riserva Duca Sanfelice di Librandi degustato ai vini piemontesi selezionati, fino all’olio evo di Maida, che ritrovi anche a gocce sulla mousse al fondente 60%. Tutto parla di amore per la qualità e per la terra.

Quando ci sono stato, in un tranquillo pranzo di metà settimana, il locale era pieno. E non sorprende: l’accoglienza calorosa, le porzioni generose e il rapporto qualità-prezzo conquistano tutti.
Perché Broccia è proprio questo: un viaggio che parte da Torino scende lungo l’Aspromonte e ritorna con un sorriso.

Broccia – Cucina Popolare
Via Nizza, 39/A
351 463 9707
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MAR – DOM: pranzo e cena
Chiuso il lunedì