
Nel quartiere Santa Rita c’è un filo rosso che lega Giappone e Italia.
Akaiito è una gastronomia giapponese nata a novembre 2024 per portare a tavola i sapori autentici del Sol Levante. Il nome stesso, che in giapponese significa “filo rosso del destino”, racconta un’idea di incontro, connessione e scoperta. Un incontro anche di anime, quello di Luisa e Stefano provenienti entrambi da ristorazione di stampo orientale: lei dal Petit Restaurant japonais, prima in sala e poi in cucina e poi cinque anni di cucina giapponese a domicilio (Luisacucinaadomicilio) e lui da Kensho.

Akaiito non è un ristorante tradizionale, ma una gastronomia contemporanea, per lo più da asporto, con sei sgabelli per il consumo in loco. Lo spazio effettivamente è poco, ma la grazia, tanto quella di Luisa quanto quella del locale, è tanta: dettagli, complementi, colori che ti fanno sentire in Giappone.
Il resto lo fanno i sapori, esattamente come in Giappone; d’altra parte l’obiettivo, semplice ma ambizioso, di Luisa e Stefano è far conoscere la vera cucina giapponese, quella quotidiana e casalinga, che va oltre sushi e sashimi per raccontare una cultura gastronomica sorprendentemente varia.

Il menu cambia ogni giorno sebbene alcuni classici (gyoza, katsusando, onigiri) siano quasi sempre presenti. Il pranzo non può che essere con il bento box (15€): ricco e decisamente vario e perfetto per fare una panoramica della cucina di Akaiito. Nel mio, un assaggio di onokonomiyaki (pancake salato con verdure), poteto sarada (insalata di patate con anche le mele), chirashi (riso bianco con sashimi di tonno) e chicken nanban (pollo marinato e fritto, servito con salsa tartara).
La scelta delle materie prime da Akaiito è centrale: riso giapponese cotto a regola d’arte, alghe nori e miso importati dal Giappone, pesce fresco selezionato con cura, ma anche verdure dal prospicente mercato di corso Sebastopoli e carni piemontesi (Green Farm di Nole), in un dialogo continuo tra le due tradizioni culinarie. Ne nasce una cucina che rispetta le ricette autentiche senza rinunciare alla qualità italiana.

Akaiito è anche un luogo di incontro culturale. Oltre al banco gastronomico, anche una piccola selezione di prodotti tipici giapponesi: salse, tè, snack, tazze e libri per portarsi a casa un po’ di quella grazia.
A me non so se è piaciuto di più il cibo o la grazia del luogo. Quello che resta vincente è il filo rosso che unisce due mondi lontani e che accompagna chi entra a scoprire e condividere una cucina tanto delicata quanto sorprendente.

Akaiito – Gastronomia Giapponese
Corso Sebastopoli, 161/P
393 127 0016
Akaiito | Cucina tradizionale Giapponese a Torino
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LUN: solo sera MART – SAB: pranzo e cena