11 Dicembre 2023

Buatta

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L’ITALIA DELLE REGIONI

La Sicilia è – per me, ma penso anche per molti/e di voi – uno stato dell’anima.

L’ho scritto anche nella bio: vorrei tornare in Sicilia, insieme ad altre quattro mete, almeno una volta l’anno; e dopo esserci andato una decina di volte, è ormai tre anni (agosto 2020) che manco colpevolmente da quest’isola meravigliosa.

Grazie alla più recente apertura del Mercato Centrale di Torino, Buatta Palermo, la Sicilia mi sembra ora più vicina. E che Sicilia gustosa: tutti i piatti più iconici e rustici della cucina palermitana in un menu non troppo esteso ma sufficientemente esaustivo.

Presenti i classici della cucina siciliana: sfincione (6€), Ragusano DOP all’argentiera (10€), caponata (8€), anelletti alla siciliana (13€), sarde a beccafico (18€), polpettone alla siciliana con manzo, uovo, verdura, salame, provola bianca dei Nebrodi (12 €) ma anche piatti rustici come la Trippa “cunsata” (12€) o il minestrone di cavolfiore (broccolo verde) e provola affumicata dei Nebrodi (14 €).

Il giorno prima dell’apertura ufficiale (6 dicembre) ho assaggiato un po’ di cose preparate da Moussa Coulibaly, resident chef a Torino, affiancato per l’apertura e periodicamente in futuro dall’executive chef Fabio Cardillo, chef di Buatta a Palermo.

Quello che ho amato di più?
Il formaggio all’Argentiera, che assaggiavo con mia grande sorpresa per la prima volta, e i Bucatini con sarde e finocchietto (16 €): particolarmente delicati, con un piacevole bilanciamento tra il dolce dell’uvetta, il saporito delle sarde e lo zafferano a rendere il piatto unico.
Molto molto buoni anche i dolci: ovvi cannoli (4€) e cassata (6€) fatti in casa e non troppo dolci.

Prezzi non economicissimi, ma questo è, pur restando in un format da trattoria, l’unico ristorante del Mercato Centrale di Torino e quei prezzi assolutamente giustificati dalla bontà dei cibi.

Due precisazioni per i food addict, come il sottoscritto, e per gli amanti in generale dei dettagli.

  1. La buàtta nel dialetto siciliano, ma anche in quello campana, significa barattolo/contenitore di latta chiuso ermeticamente e contenente pomodoro pelato, acciughe sottop sale; dal francese boite (pronuncia: buàt, scatola) dai tempi della dominazione angioina in Sicilia.
  2. Buatta fa parte del gruppo di ristorazione siciliano Virga & Milano con sei insegne (Aja Mola, Buatta, Bocum, Libertà vini naturali e cucina, Gagini Restaurant, insignito della stella Michelin e Stazione Vucciria a Finale di Pollina).

Buatta – Cucina Popolana Palermo
c/o Mercato Centrale Torino
Piazza della Repubblica, 25
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MERC – DOM: pranzo e cena
Chiuso lunedì e martedì.

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