3 Febbraio 2025

XIAO CHI HUO

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GLOBETROTTER

Due considerazioni per introdurre questo e il prossimo post, pubblicati a stretta distanza, in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno Cinese (29 gennaio – anno del serpente di legno) e della Festa di Primavera che finirà il 12 febbraio con la Festa delle Lanterne.

In primis la cucina cinese a Torino, ma anche in altre città italiane, è sempre meno addomesticata e omologata e sempre più regionale, con specialità che differenziano un locale dall’altro; in secondo luogo, mai come nella cucina etnica, funziona ancora molto il passaparola, perché – a parte rari casi come RAVI – la comunicazione in generale e sui canali social è praticamente nulla.

Anche per lo XIAO CHI HUO, ma con il divertente sottotitolo italiano Il Buon Gustaio in due parole, le due premesse sopra sono confermate; ho scoperto il locale grazie al consiglio della stagista che a sua volta l’aveva scoperta da un’amica appassionata di cucina cinese autentica, e anche questo locale propone cucina regionale, precisamente dello Shānxī e dello Shandong, nella Cina nord orientale.

Tra i piatti più tipici e particolarii Liangpi, letteralmente “pelle fredda”, un tipico piatto estivo a base di tagliatelle larghe e piatte, solitamente a base di farina di frumento (o riso) in un condimento piccante con cetrioli, coriandolo e germogli di soia, i mo, contrazione di Roujiamo, pane tipo pita cotto alla piastra e ripieno di carne di maiale stufata, arachidi e cipollotto, baozi brasati, classici ravioli e spiedini di carne speziati chuanr, più tipici dello Xinjiang; io ho assaggiato quelli deliziosi di costine di maiale a alle 5 spezie, ma in menu ne hanno quasi dieci, comprese zampe e cartilagini, e se siete dei temerari, val la pena assaggiarli.

Due curiosità. Disponibile in menu qui, e per il momento non l’ho visto in altri locali di cucina panasiatica a Torino, il Chicken Popcorn, originario di Taiwan: pezzetti di pollo marinati in salsa di soia, aglio, zenzero, liquore di riso e varie spezie, e, una volta sgocciolati, impanati di amido di mais e fritti fino a renderli croccanti.

Particolarmente buono il Mo che è servito qui, ma che trovate anche altrove (ad esempio anche da JIA wai JIA) e che è la mia nuova passione. A Xian, la città da cui proviene, le popolazioni locali hanno convissuto per secoli con etnie musulmane (tuttora molto presenti): era lì, infatti, che iniziava la Via della Seta, ed era lì che i mercanti mediorientali scambiavano i loro prodotti.

Belle storie di contaminazione culinarie. Segno che dall’incontro tra popoli diversi e religioni possono nascere cibi buonissimi e non solo guerre.

小吃货 XIAO CHI HUO IL BUON GUSTAIO
Via Principe Tommaso, 31
011 418 5742
MERC – LUN: pranzo e cena Chiuso il martedì

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