17 Agosto 2020

Contesto Alimentare

Rating:
DE-LUXE

Understatement sabaudo.
Non saprei come definire diversamente quello che resta uno dei ristoranti (di livello) più riservati e buoni del centro di Torino.

Lo frequento da tanti anni, prima ancora di diventare Monsu Barachin, eppure mi ha sempre convinto quella sua capacità di accostare la tradizione alla contemporaneità con un approccio creativo e giocoso.
Senza alzare mai la voce, senza fasi sentire troppo.

Il sanguis, ovvero focaccia di loro produzione con battuta di Fassona (a lato), con cui consigliano, il farcire la focaccia che diventa sandwich (sanguis in piemontese), ma anche la Coppa dei Carpioni, ovvero zucchine e trombette in carpione con uovo poché e pane carasau, una perfetta rivisitazione di uno dei piatti più emblematici della cucina estiva piemontese.

Sono sincero: avrei voluto assaggiare tutti i piatti, ma complice il caldo di fine luglio, io e la mia amica carioca Debby di Segredos da Italia abbiamo deciso di assaggiare due primi: entrambi buonissimi, in particolare i (nippo)plin davvero stupefacenti.
Una farcitura leggera di ricotta e zucchine e un sugo sapido e caramellato insieme che ricordava la salsa tonkatsu nipponica: gusto del Sol Levante ulteriormente accentuato dall’alga nori e dall’umeboshi, ovvero i fiocchi evanescenti di tonno affumicato.

Altrettanto soddisfacenti gli gnocchi (morbidissimi) con patate di montagne e un condimento molto estivo a base di melanzane e pomodori confit.

Circa trenta euro a testa per un ottimo pranzo nel cuore di Torino.
Da ritornarci ancora e ancora per provare altri piatti.
Per sperimentare altri bellissimi pranzi di amicizia e condivisione, non solo gastronomica.

Contesto Alimentare
Via dell’Accademia Albertina, 21/E
011 817 8698
www.contestoalimentare.it
Facebook
Instagram
MART – DOM: pranzo e cena
Chiuso il lunedì.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *