Le trattorie veraci piemontesi a Torino si contano ormai sulle dita di una mano.
Molte infatti negli anni hanno chiuso e poche quelle che resistono; le più interessanti si concentrano subito fuori dal centro: San Salvario, Cenisia, San Paolo, Barriera di Milano; mancava al (mio) appello la Trattoria Bologna, in un quartiere che negli ultimi anni si sta fortemente rinnovando da un punto di vista urbanistico, architettonico e gastronomico.
Siamo ad un passo dalla Nuvola di Lavazza, ovvero il nuovo quartier generale della casa di caffè torinese progettato da Cino Zucchi che tra non molto ospiterà poco meno di mille dipendenti.
Prima quindi che anche in pausa pranzo Aurora diventi un po’ troppo affollata, gustatevi questa trattoria d’antan, che, in analogia con la vicina Locanda del Bollito, ha un interno squisitamente retrò, come se gli anni cinquanta fossero solo l’altro ieri.
Da lunedì a venerdì in pausa pranzo un menù a 11 euro con primo, secondo, contorno e acqua; diversamente (come del resto a cena e al pranzo del sabato), menù alla carta con una scelta abbastanza ampia (4 o 5 scelte per ognuno tra antipasti, primi e secondi) e una spesa contenuta (7/8 euro ogni piatto).
Stagionalità e piemontesità dei piatti e quindi quasi sempre in menù vitello tonnato, tomini elettrici, gnocchi di patate (anche se non fatti in casa), tagliatelle, agnolotti (al sugo d’arrosto), arrosto (a dire il vero un po’ sciapo quello assaggiato).
Tutto accompagnato da un ottimo pane artigianale (di un panificio sempre in zona Aurora) di fragranze e sapore come una volta.
Ho mangiato: gnocchi alla bava, maltagliati alla salsiccia e porri, costine di maiale al sugo con polenta, arista di maiale al forno con pure, panna cotta.
Trattoria Bologna
Via Bologna 27
011 248 1671
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LUN – SAB: pranzo e cena
Chiuso la domenica.