Quando ho chiesto alla titolare il significato del nome del locale, lei mi ha detto: ”Come quando sei all’estero e hai voglia della cucina di casa?” “Ah, ok: la cucina di casa” “Di più, la cucina degli affetti”.”Ecco: la cucina di casa del cuore o del cuore di casa”.
Quella che propone il locale/gastronomia cinese aperto a dicembre scorso poco distante dai portici di corso Vinzaglio è effettivamente una cucina familiare: semplice, rustica, molto buona.
Un menu molto ampio da cui io e la mia stagista (l’artefice di questa scoperta gastronomica essendo lei super appassionata di cucina nippo-cino-coreana) abbiamo assaggiato un po’ di cose.
Alcuni piatti completamente nuovi e molto particolari, come i Biang Biang Mian (9,5€), sorta di pappardelle fatte a mano con pomodoro fresco, uova strapazzate, ragù di suino e coriandolo, altri già assaggiati ma con farciture per me inconsuete, come i ravioli con agnello, carote, cipollotti e cumino (6€).
Molto interessante la crepe cinese Jan Bing Guo Zi (7,50 € ) con patate a julienne saltate, insalata verde, uova, sesamo nero, coriandolo e le immacabili: salsa tianmianjiang piccante e dolce e baocui, la cialda fritta croccante, come i bao zi (5€) dove l’impasto soffice e non troppo spesso permette di percepire tutto il gusto del ripieno (maiale stufato o bbq, verdure).
Non ho assaggiato tutto quello che mi ispirava dal menu.
Rimangono da assaggiare il riso uiguro (con agnello, cumino, carote e uvetta), gli amati zong zi (i fagottini di foglie di bambù con riso glutinoso e ripieno di carne o giuggiolo), i panini cinesi con pancetta e l’ignamo fritto.
Ho la fortuna che Jia Wai Jia è a cinque minuti dall’ufficio.
Qualcosa mi dice che ci tornerò spesso.
Jia Wai Jia
Via San Quintino, 45b
324 289 7998
LUN – SAB: pranzo e cena Chiuso la domenica