8 Novembre 2018

Bolpetta

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RISTORANTE

Dici Polpetta e sai di avere un consenso quasi assoluto.
Ma le polpette devono essere buone, variegate e accontentare un po’ tutti.

Qualche anno fa Monsu Barachin aveva fatto uno speciale ‘Polpette a Torino’ e Norma era risultata la migliore, unendo varietà, qualità e un servizio da ristorante; Bolpetta, fa qualcosa di diverso, ma va in quella direzione.
Ovvero elevare la polpetta a piatto da ristorante, curando quindi con attenzione ingredienti, per lo più locali e stagionali, preparazioni e impiattamento.
Il format nasce a Bologna (da lì la B di Bolpetta) e quello di Torino, a qualche metro dalla Gran Madre, è il secondo locale (mentre sta aprendo in questi giorni il terzo a Parma).
Tutto è declinato in funzione del cibo sferico associato per antonomasia a nonne e mamme con chiari riferimenti alla cucina emiliana dove è nata; troviamo quindi le polpette di mortadella (fredde) e il ragù con le polpette con cui sono condite le tagliatelle all’uovo di loro produzione, tipicissime di Bologna e dintorni.

Noi le abbiamo assaggiate, tra l’altro, come condimento degli spaghetti all’uovo, a metà tra troccoli pugliesi e chitarrine, ed erano ottime: consistenti ma morbide, saporite e con un sugo di pomodoro altrettanto buono e dolce.
Cosa assaggiare?
Vi consiglio di venirci prima in settimana in pausa pranzo dove avete un menù a 12 euro che prevede i classici (tagliatella con polpetta, tortelloni bolognesi di magro, polpette e piselli, crocchette di patate  fritte dal cuore filante), ci aggiungete 3 euro e avete il calice di vino e 5 il dolce; poi  ci tornate alla sera o nel weekend (Bolpetta è sempre aperta!) e assaggiate un po’ di cose; quello che non vi dovete perdere è sicuramente Piovono polpette (14€), anche in versione vegetariana, che prevede l’assaggio di quattro tipologie diverse di polpette tra fritte, al sugo, con verdure e declinate in gusti più creativi.
Il dolce (buono) è anch’esso di forma sferica, mentre il calice di vino che abbiamo assaggiato (prodotto in vitigni di proprietà degli stessi impreditori di Bolpetta in Toscana) era un ottimo Sasso Lupaio Rosso IGT – “Camperchi” e, tra l’altro, con un ricarico davvero minimo (calice a 3,50€).

Ciliegina sulla torta: il locale è particolarmente bello; dentro, con un’atmosfera a metà tra vintage domestico e geometrico anni ’70, e fuori ad un passo dalla Gran Madre, Dal Po e dalle neo- pedonalizzata via Monferrato.
Bolpetta
Corso Casale, 14
011 1884 9671
www.bolpetta.com
Pagina FaceBook
Sempre aperto


 

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