Le enoteche con cucina continuano a convincere.
Qualche anno fa erano pochi i locali in città dove il buon vino si accompagnavano al buon cibo: uno dei primi ricordi di Monsu Barachin è sicuramente Rossorubino a cui nel tempo se ne sono aggiunti di altrettanto validi, come Quadre, Vino lento, Osteria Rabezzana.
La Guendalina è uno degli ultimi aperti (giugno 2017) sotto le mani esperte di Loredana e la competenza enologica del socio che si occupa della sala.
Un menù semplice, pressoché identico a pranzo e a cena che parte dagli antipasti piemontesi più tipici (battuta di Fassona, salsiccia cruda di Bra, vitello tonnato, insalata russa, peperoni con acciuga), particolarmente buoni e genuini, ma a cui spesso si aggiunge la zizzona di Battipaglia, fiori di zucca ripieni fritti e altri a metà tra appetizer e entrée vera e propria: focaccia, pizzette integrali, … .
I primi, anche quelli soprattutto da tradizione piemontese, oscillano tra tajarin, plin, agnolotti e gnocchi di patate che ricordano davvero quelli della nonna e di alcune trattorie autentiche da vecchio Piemonte, mentre i secondi cambiano spesso ma è facile incontrare il classico arrosto, qualche piatto di pesce, il carpione in estate; tutti piatti che dimostrano materie prime super selezionate e la mano particolarmente sicura e felice di Loredana.
Lasciatevi un posticino per il dolce: oltre ai piemontesi e confortanti bonet, panna cotta e tiramisù, ma spesso è possibile assaggiare dolci di ispirazione francese come la tarte au chocolat (ricetta di Joel Robuchon) degni dei migliori pasticceri.
Si beve molto Piemonte, ma anche vini di (piccoli) produttori italiani spesso abbinati a ricette delle stesse aree geografiche; ma se volete un consiglio: fatevi consigliare e non vi sbaglierete.
Il mio calice di Nero d’Avola in abbinamento agli antipasti piemontesi era davvero notevole.
Enoteca La Guendalina
Via Massena, 28/A
011 562 8756
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MART – DOM: pranzo e cena
Chiuso il lunedì