
Ritorno volentieri al San Giors. (altro…)
La bellezza, come per le persone, è un ottimo biglietto da visita, ma potrebbe far incappare nel pregiudizio ricorrente: <<Quella ragazza è bella, ma…>>
Io quindi, da sempre amante del bello e del design curato di ristoranti e locali, rimango sempre affascinato dalla bellezza di un posto, ma due minuti dopo mi chiedo: sarà anche buono? (altro…)
Tra le poche certezze di Monsu Barachin c’è sicuramente questa: se un locale è progettato e/o ristrutturato dagli amici di Lamatilde allora sarà sicuramente bello, molto bello. (altro…)
Ci sono luoghi segreti anche per i Torinesi stessi.
E’ il caso del Giardino delle Meraviglie, un polmone verde e rigoglioso all’interno del complesso del Lingotto. (altro…)
“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione.”
James Russell Lowell
Ho visitato qualche mese fa lo storico San Giors, tra il brocante e bohémien Borgo Dora e il melting pot di Porta Palazzo, in un periodo di assestamento tra sala e cucina e ho voluto dare a questo pezzo di storia della ristorazione torinese una seconda possibilità.
Ed è stato un piacevolissimo pranzo. (altro…)
Piccola premessa: la cucina creativa e accogliente dello chef Maurizio Camilli va provata alla sera.
A pranzo (solo) un menù semplificato, più economico, ugualmente soddisfacente. (altro…)
Girovagando per Torino all’ora di pranzo ti rendi conto che ci sono dei posti che rappresentano delle vere enclavi di comunità di lavoratori che si ritrovano all’ora del pranzo. (altro…)