10 Maggio 2022

Pechino

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GLOBETROTTER

La Barriera che non delude.

Quindici anni per uno dei ristoranti più autentici di cucina cinese a Torino.
Ce lo confermano: il menu, alcuni piatti scritti solo in cinese, la clientela, quasi esclusivamente cinese, i sapori: come mangiare in una famiglia cinese. A Torino.
Ci sono venuto una settimana fa con la compagna più piacevole di pranzi e cene globetrotter: Federica Giuliani. Siamo stati bene e abbiamo digerito tutto: aspetto sempre fondamentale, non essendo Monsu Barachin ormai più di primo pelo.
Un unico rammarico: non abbiamo assaggiato i ravioli, che si sono dimenticati di servirci.

Porzioni abbondanti, tante verdure, cotture semplici e solo piacevolmente speziate.

Riso con gamberi e verdure, manzo con cetrioli, germogli di soia, coriandolo e salsa al pomodoro leggermente piccante, melanzane bollite e poi ripassate in padella: le abbiamo viste sul menu e dal tavolo a fianco. Forse il piatto che ho apprezzato di più.

Abbiamo pasteggiato con un tè bianco (quello con il fiore che si apre, per capirci).
Con una spesa di 16 euro a testa.

Io ci devo tornare per assaggiare i ravioli.
Chi si avventura in Barriera con me?
Ristorante Pechino
Corso Vercelli, 21/E
011 1947 9741
Sempre aperto.

6 commenti

  • Alberto says:

    Ci sono passato davanti tante volte e sempre ho avuto la curiosità di entrare… Adesso so che ne vale la pena. Grazie

  • Mario says:

    Locale molto ruspante, cucina discreta/buona, porzioni abbondanti, prezzi corretti. Nessun aiuto per la scelta dei piatti, a me sarebbe servito e mi avrebbe invogliato a ritornare.
    Tre fette di salame sono una valutazione molto generosa.

    • Monsu Barachin says:

      L’aiuto nella scelta dei piatti effettivamente non c’è, ma noi abbiamo ordinato con segni dai piatti dei tavoli a fianco e abbiamo mangiato molto bene! Alla fine tu cos’hai assaggiato?

  • Mario says:

    Intestino di anatra fritta (lo ammetto, non ho avuto il coraggio di scegliere la testa di anatra), zuppa di wonton, intestino di agnello (mi tengo leggero), thè; la figlia ha scelto anatra brasata, ravioli, verdura saltata. Tot 39 euro, doggy bag comprese.
    Ripensandoci, mi è venuta voglia di tornare, l’atmosfera è troppo vera; sbircerò i tavoli dei vicini per ordinare (perlopiù sgranocchiavano arachidi e mangiavano zuppone con spaghetti).

  • Mario says:

    OT a 10 minuti a piedi c’è La Gourmandise, una pasticceria marocchina in corso Giulio Cesare 6: la miglior baklava che ricordi e anche il resto non scherza (non ho assaggiato il pane, in rete ne parlano molto bene)

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